Si teme tanto l’inquinamento atmosferico esterno che spesso ci si dimentica che il primo posto in cui difendersi dall’inquinamento dell’aria è la propria casa.
Sebbene infatti siamo soliti associare il concetto di sicurezza all’ambiente domestico, bisogna essere consci del fatto che anche l’aria di casa può essere inquinata. E considerando il numero di ore che passiamo in casa, conviene davvero fare tutto quanto il possibile per mantenere l’aria pulita all’interno delle mura domestiche.
Chi soffre di allergie o patologie respiratorie ne è ben conscio: vivere e dormire in un ambiente caratterizzato da aria pulita è fondamentale per il benessere fisico. Ma come assicurarsi che l’aria in casa sia salubre?
Ci sono due ordini di interventi: evitare che agenti inquinanti entrino in casa e fare uscire gli stessi regolarmente.
Lo sa bene chi vive in città: aprire le finestre per arieggiare gli ambienti non è sempre consigliabile, nelle città molto inquinate è un’operazione da fare sopo dopo la pioggia.
Arieggiare casa? Sì, ma a delle condizioni
Abitare in una grossa metropoli ha i suoi pro e i suoi contro. Tra questi, certamente, c’è la qualità dell’aria, che per molti giorni all’anno può non essere ottimale.
Il primo modo per garantirsi aria pulita in casa se si vive in città è allora quello di non spalancare le finestre: sembra controintuitivo, eppure aprendo le finestre si permette all’aria inquinata di entrare in casa.
Con il rischio di tenersi microparticelle inquinanti in sospensione nelle stanze dove viviamo e riposiamo.
Sul web e sui social ci sono ormai tanti servizi di monitoraggio della qualità dell’aria; conviene seguirne uno specifico per la propria città e tenere d’occhio i parametri: sapremo così quando è raccomandabile spalancare le finestre e dare un bel ricambio all’aria di casa.
Il divieto di aprire le finestre non vale in caso ci siano da fare uscire fumi inquinanti dall’ambiente domestico: dopo aver fumato, cucinato o compiuto attività che hanno prodotto fumi non proprio salubri, cambiare l’aria alla stanza è d’obbligo.
Anche attività che ci sembrano innocue come passare l’aspirapolvere hanno il potere di rendere insalubre l’aria di casa: questo apparecchio infatti aspira la polvere ma emette anche aria calda, e se la presa d’aria non è provvista di un filtro HEPA il getto in uscita porterà con sé parte della polvere appena raccolta, sotto forma di microparticelle.
La soluzione è scegliere con cura un apparecchio moderno, oppure optare per un sistema di aspirazione centralizzato.
Tecnologia al servizio dell’aria
Un sistema centralizzato di aspirazione risolve il problema grazie a filtri molto efficienti montati a muro, in ogni stanza, e a un sistema di dispersione della polvere raccolta delocalizzato.
È il modo migliore per assicurarsi che ciò che aspiriamo esca veramente definitivamente da casa nostra. Altro moderno sistema per garantire aria pulita alla propria casa è il sistema di ventilazione meccanizzata controllata: un impianto che gestisce il ricambio d’aria tra interno ed esterno.
Questo sistema immette aria nell’appartamento dall’esterno dopo averla filtrata e si occupa dell’espulsione regolare dell’aria viziata dalla casa, tramite bocchette posizionate in ogni stanza.
È comune nelle nuove costruzioni, ma se si ha una casa datata come si fa? Una soluzione anch’essa figlia della tecnologia è il purificatore d’aria, ideale per purificare l’aria di singole stanze.
Questo apparecchio, tramite appositi filtri, assorbe fumi e trattiene pollini, germi e batteri in particelle ultrasottili.