Manicure semipermanente: come farla a casa

Ormai avete preso una certa confidenza con le vostre unghie. Le cuticole sono sotto controllo, sapete come usare la limetta, conoscete la differenza tra la base coat e il top coat, e quando stendete lo smalto vi ricordate di sigillarlo anche sotto l’unghia, per farlo sbeccare di meno.

Però la manicure fatta così, per quanto sia durevole, non è così durevole. Forse è il momento di provare qualcosa di più complesso. E no, non state pensando alla ricostruzione col gel.

Tutti gli step della perfetta manicure

Lo smalto semipermanente può essere applicato sulle unghie sia naturali, sia ricostruite, purché si tratti di unghie sane e abbastanza spesse; lo smalto non aderisce bene su un’unghia troppo sottile o con la tendenza a sfaldarsi.

Trattandosi di un prodotto fotoindurente in gel, è necessario disporre di una piccola lampada a raggi UV che solidifichi lo smalto e lo fissi sulle unghie. Inoltre, serviranno un gel base da stendere direttamente sull’unghia e un gel fissante da applicare sopra lo smalto.

La prima parte della manicure dev’essere eseguita come di consueto: rimozione dell’eventuale vecchio smalto, cura delle cuticole col bastoncino in legno d’arancio, taglio e rifinitura della forma dell’unghia.

A questo punto, si deve opacizzare l’unghia utilizzando un buffer, ovvero una lima dalla grana fine fatta a forma di mattoncino. La sua funzione è eliminare le impurità che si accumulano sulla superficie dell’unghia, come il sebo della pelle o i residui di smalto.

È importante passare il buffer su tutta l’unghia delicatamente, per non danneggiarla; dopo un paio di passate l’unghia diventa liscia e levigata. Prima di procedere alla stesura dello smalto, pulire l’unghia con una garza imbevuta di un apposito cleanser per eliminare eventuali tracce di sebo.

A questo punto è possibile stendere una passata di gel base, facendolo asciugare all’interno della lampada UV per un periodo che va dai 10 ai 30 secondi, a seconda dello smalto e della lampada usata.

Dopodiché si possono applicare due passate di smalto colorato da far asciugare nella lampada (per circa 60 secondi); infine, stendere e far asciugare una passata di gel fissante.  L’ultimo passaggio da effettuare prevede che l’unghia venga sgrassata nuovamente con il cleanser.

La manicure così ottenuta dovrebbe durare circa due o tre settimane. Lo smalto si sbecca più facilmente e in generale dura di meno se si lavora con le mani oppure si passa parecchio tempo con le mani in acqua.

Come pulire le unghie dallo smalto semipermanente

Per togliere uno smalto normale è sufficiente munirsi di acetone e batuffolo di cotone, ma in caso di smalto semipermanente si procede alla rimozione limando la superficie dell’unghia, in modo da rimuovere il grosso dello smalto.

In questa fase è importante non esagerare con la lima per non danneggiare le unghie, soprattutto se non si è esperti.

I residui di smalto possono essere eliminati con un solvente apposito per smalti semipermanenti. In caso di smalti particolarmente ostinati, può essere utile tenere le dita avvolte nel cotone imbevuto di solvente per circa un quarto d’ora.

Dopo aver rimosso lo smalto, conviene lavare le mani, idratare le cuticole e fare una pausa prima di procedere con una nuova applicazione.

L’uso del buffer combinato con l’utilizzo del solvente può provocare un assottigliamento progressivo dell’unghia, che a lungo andare rischia di indebolirsi o di assumere un colore giallastro.